ott 31, 2003 - Senza cicatrici    No Comments

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Voce.

E allora cercami da strapparmi l’amore
e allora lasciami da seccarmi via al sole
così bastardo da bestemmiare per essere ancor più disprezzato
così amorevole da volermi accarezzare il labbro
sono fratello del tuo male che porti in borsetta
sono la pecora nera rinchiusa nella tua cella.

Mi auguro almeno che mi terrai un posto allo spizio dei matti
quando non riuscirai più a sostenere i miei sguardi
quando sputerò in faccia i tuoi buoni sentimenti
e mangerò la carne di tutti i miei macelli
schiumerai cercandomi d’una rabbia di voglia schifosa
e sarò l’unico pazzo rinchiuso nella voce della tua gola.

Ho scelto te una donna per amico.

Perchè è una puttana speciale che non si paga ad ore
si vende una volta ed è tuo per sempre questo mio amore
si graffia sui muri e per le strade si sporca
rasenta l’asfalto si umilia come carogna
ma t’esplode nel cuore tutto intero
una volta, per sempre: son sincero.

M’avessi come lapidato da lontano
tendendomi le braccia accorgiti che ti amo
cosa ancora Cristo per esser crocefisso
devo sanguinare per darti nettare trafitto
urlo d’un urlo squartato infranto
t’amo e non ho mai avuto voce per farlo.

Se hai due ciacole senza spese poggiale sotto nel bianco.