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Bigliettino da visita,
chi sei, cosa vuoi, chi ti ha incastrato e ora sei il cellulare che se chiamo che palle ancora questo cliente non mi risponde non rispondo farò finta di niente.
Poster, lontano dalla gioventù imbaglionata e molto molto presente al materiale da vendere.
Un tempo cantante, ora specchio di una professione latente.
Vetrina, passa il vecchietto e la bella f!*a.
Ops, che termine, farò sfracelli di audience prima del termine.
Ho la rotula cornea intasata di nulla, di belle parole sopra asterischi di gente ripiena d’aria che spero vada al cesso a sturarsi.
Oggi poca veramente poca fame, sto assorbendo nitrato di sodio e solfuri diffusi.
Se respiro muoio, se apneo almeno trattengo il mio personale embolo.
Tanto sono in circolo, firmo assegni circolari e bonifico.
Ufficialmente vivo in ufficio ma non è detto d’essere sostituito dal mio cartonato e presto.
Sorseggio un cenno d’assenso, portatemi via
me e il mio occhio pesto.