lug 4, 2005 - Senza cicatrici    No Comments

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Torna a casa presto,
che fuori fa freddo.

Non mi viene da dire.
S’è inceppato il compimento del pensiero,
dentro oltrepelle c’è un omino che fugge
ripreso dal dietro
che alza la polvere
e scappa sgomento
con occhi asteroidi
troppo grandi per lui
pesano
di sconforto per passioni
appassite
e lo fanno ruzzolare
giù per la collina bianca.

Non mi viene da dire.
Hai da accendermi?
Così per incendiarmi
originale inizio per fumare
e lecco me stesso
come cane
dal cuore piccolo il doppio
ma riposto
nascosto
che non ricordo dove
che se lo cerco
vado altrove
raccolgo la mia testa patata
sbalzata giù
dal peso degli asteroidi

ricordi?

Ora la tengo

la testa
con una mano sinistra
troppo piccola
sopra il mento
ma non sono in bolla
ondeggio
e scuotendomi faccio terremoto
tanto che sento sotto i miei piedi
la Cina
la sento più vicina
allora allargo i polpastrelli
cerco le zampe delle galline
stringo forte le tempie
le stiro
e faccio l’uomo mandorla
candido
dal sapore di cioccolato.
Rutto me stesso
e mi sembro più bello.

Se hai due ciacole senza spese poggiale sotto nel bianco.