dic 10, 2005 - Senza cicatrici    No Comments

>

Di me.

Quando s’apre la mano fa ciao
lenta quasi partisse l’apertura dal gomito.

Una fortuna chiamata Amore
in valigia appuntata
come sopra una divisa
che di quello che non sai a lui brucia
e a te rimane che un dubbio.
Parte che s’accompagna all’alzata del sole
e ne sapesse la schiena ne ha pena
ma avresti dovuto in quell’istante
tu voltarsi per guardargli gli occhi
che andare serve anche un po’ ad imparare
come tornare meglio:
ed anche allungarsi l’ombra
per crescere più lungo
gettandosi a raccogliere più mondo.
Santificare il sudore,
aspargersi la polvere,
ascoltare suoni sotto le lingue
e abbracciare quanta più gente s’incontra:
dormire a casaccio fr’altri occhi,
sentirsi cucita la paura,
abbaiare agli inganni
e portarsi dietro
quell’ incedere lento,

che s’apre la mano e fa ciao
lenta quasi partisse l’apertura dal cuore.

Se hai due ciacole senza spese poggiale sotto nel bianco.