>
Noi giocolieri sul filo delle ombre di parole
scriviamo da sempre per altrui vite da dipanare:
siam quelli che in fondo nessuno li vuole
poichè spietati, distratti e sfacciati da far male.
Cerchiamo rabdomanti quel tuo profondo pozzo
al limitare della tua futile corte con attrezzi da villani
te lo mostriamo infine d’un nero rozzo e profondo
sporcandoti l’anima con le nostre unte mani.
Scacciati da un regno dove pensare non è concesso
reietti da un sovrano ignaro, beato e senza testa
ci siamo trovati ai margini di un falso limbo perfetto
portando a spasso quel macigno con scolpito ‘Tua Coscienza’.
Mosche bianche a disturbare anche il sonno più profondo
non v’è ne è più di uno per fiume che torna alla sorgente:
libero d’essere vivo a loro mi unisco lasciando il solco
che non son l’ unico salmone ad andar controcorrente.