ago 28, 2006 - Senza cicatrici    No Comments

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Scintilla.

L’ Oltralpe ha colori che non si dicono.

Avrei qui da sedermi ed ungermi di quanti pastelli ma non ora e non adesso.
I fiumi scorrono qualsivoglia placidi
e delle casette bianche con tetti d’ardesia aguzza ne sono i bordi.
Più in là girovaga una mucca: la pascolo col dito.

La notte che ho dormito in tenda

ho sognato la baia ed una promessa:
quando sarò grande affitterò un albergo
con i vetri unti in riva all’oceano.

Guarderò le persone
entrare ed uscire dalle loro vite
e non chiederò altro che nulla
di quel che si vogliono sentir dire.
Imparerò una nuova lingua
arrotolandomi la lingua
ed offrirò drink da tutti i paesi del mondo.
Quando l’acqua si incazzerà con me
prenderò la mia tavola da windsurf
ed andrò ad accarezzarla.
La notte farò la conta delle stelle
e ne perderò di vista una, quella nera,
che sempre si nega.
Il sole brucerà i miei polpacci
ed avrò labbra gustose di sale.
Prenderò un brevetto da aviatore
per portare a spasso pubblicità
nel cielo del bordospiaggia con scritto:
questa è la mia unica gabbia.
Sarò sicuramente imperfetto
a tal punto da comprendere l’amore.
Darò consigli eccellenti persino al mio carattere
che darne agli altri è semplice, splendido,
ma darli a te stesso beh è tutto al di là dello specchio.

Amerò una donna come l’amo adesso,

ma sarà tutto diverso.
Un figlio che non conosco all’età di tre anni
mi appoggerà minuscole dita sulla spalla
ed io mi sentirò re in un castello che non posseggo.
Avrò cura di me stesso,
vestirò meglio.
Lascerò alla mia barba raccontarmi la vecchiaia
e girerò ancora con lo stesso stupido cappello.
Farò fatica a dipanare la gioia
e donarla nel modo che ognuna di te si aspetta.
Macinerò chilometri e miglia sopra un maggiolone cabriolet:
farò diventare buone persino le baguette
e quando mi diranno di assaggiare i loro croissant
mi metterò ai fornelli e cucinerò del cibo
ripieno di vera passione.
Non sarò bravo a fare niente,
ma proverò sempre a fare di tutto.
Salirò sulle torri di ferro più alte
e dal nulla slaccerò due ali dalle mie spalle
per portarti a spasso e mescolarti ai venti.

A quel vecchio che pescava placido

chiederò la formula
per comprendere l’incomprensibile.
Quando mi sorriderà
avrò capito tutto:
tornerò da te correndo
e finalmente parlando
con le giuste sensazioni,
quelle da secondo posto di sempre,
proverò a svelarmi
per quel poco
che credi
che brilla.
Ma fai presto:
sarà solo una scintilla.

Se hai due ciacole senza spese poggiale sotto nel bianco.