dic 22, 2006 - Senza cicatrici    No Comments

>

Doppia V.

Smolla la bava magica dal capobranco
c’è un piano migliore ottuso al buonsenso:
sostiene che lo sforzo non avrà compimento
che dallo smembramento morirà lo smalto.

Mi piace, credo che adotterò il tuo rifiuto:
nonostante sia ameba di una qual cosa che era
lotterò sapendo sputi in cambio di una vela
ricacciando incredule urla nel pacato imbuto.

Arguto, questo karma d’amore svenduto,
comoda stamberga di contropelle in dazio:
intagliata nello sterno dell’ultimo rifugio
goccia smossa a trattenere l’estrema razio.

Tradisce in terza persona soave l’assenza
pesce che sbatte all’offerta dell’aria alta
incolpevole è il cielo di tua arroganza
nata per l’acqua s’abissa l’anima densa.

Lucida perfidia d’uno splendido saluto
sarà manna in cotone nel guanto del pugile:
distanza sorda dal sorriso al fulmine
tu svelato difetto non del creatore muto.

Se hai due ciacole senza spese poggiale sotto nel bianco.