feb 23, 2007 - Senza cicatrici No Comments
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Salute è il miglior complimento.
Che puoi farci?
Sorridi, anche al miglior offerte d’offesa.
Inspiri la nebbia, spanni la sua rabbia, trasformi in concime la nuvola sparsa.
Non è un male tuo, non te ne accorgi. Te lo porti a spasso come mezza canna d’un fucile di carta.
Perchè farla mia questa dichiarazione d’invasione di tendini?
No grazie, che puoi farci?
Sorridi e ramazzi accordi per altri canti.
Stamattina un fulmine all’estremo d’una scala di violino ma reso quasi cieco dall’emozione.
Non pensavo fosse possibile una purezza così forgiata in melodia.
Tale è stata la quiete che mi son per forza di cose sostato ad ascoltare le note.
Era una vibrazione che a spiegarla vi dovrei far stringere la giugulare che va dritta al petto.
Un medico chirurgo mi ha detto che in fondo siamo tutti uguali: gli uomini che si sono affidati al suo bisturi, sospirava, hanno riso e pianto in un’unica sinfonia indipendentemente dal danno.
Poi ha tirato fuori dei grossi libri e mi ha fatto passare sul viso tutta la sua vita, dal fronte russo al policlinico romano devastato.
Che vuoi farci?
Sorridevamo, mentre guardava lucido oltre le foto.