Lievemente ardito
Tu
forte, dev’esserti forte
mentre i baloon salgono al cielo
la spiaggia freme e la parvenza dell’ombra dell’uomo s’asciuga
sai di scoglio, infrangi i flussi dei flutti e ritieni semplice l’andar dell’onda.
Cavalchi e scalci senza motivo il tuo demone
ma l’ossesso non scortica l’osso
sbuchi e sotterri la sorpresa
tra il giovane e il vecchio quale è il tuo mezzo?
Tu
ed ora la mia default song
sale ad un livello più aulico
con l’appoggio forzato di un coro di prospetto
esalta l’esserci
non c’è tempo per la paura
la pioggia mi brucia
mentre guido le pupille
verso un abbraccio senza fiato.
Tu
lasciami cantare di piuma
che comunque la vita sorprende tagliente
che forte, s’ha d’esser forte
resto otre di cose vuote
all’imparo del mare
non disseta e non s’arrende
continua a far brezza
prima della tempesta.
Ah
cosa ne pensi
mentre danzo sull’erba
o respiro le stelle
non sì può un bel niente
oltre il muro d’acqua
c’è il mio show
perciò tuffarsi
da quel che forgi mio
è quantomeno lievemente ardito.