E’ di nuovo il post del 25
Santi numi
ho perso tutti i paralumi
non posseggo più nessun palmo di contatto
e per questo m’accorgo
d’esser di ogni in ritardo.
Agli amici cari
stringo prati e primule
perchè la primavera porterà splendore
nuova gioia e profumo di rose.
Per tutti indistintamente
salgo sul cielo e soffio stelle
mentre al mio doppio amore
bacio il collo
stringo un sogno
e racconto ogni giorno
la favola del mago pancione.
La gatta di marmo
osserva misteri oltrebosco
poi s’acccovaccia il muso
nel mondo del suo cuscino.
Null’altro chiama la felicità.
Muti, fragili e infuocati
ma raggianti d’ali
navighiamo in braghe di tela
affrontando canti e uragani
spavaldi a petto in fuori
forti dei nostri cuori.
Sotto al corto della coperta
sorridiamo in attesa della festa
stringiamo forte i petali delle mani
cucendo il nostro domani
su nuovi infiniti ripiani.