ago 9, 2006 - Senza cicatrici No Comments
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Noise.
Vinci, svinci,
gonfia la rete,
soffia le bolle,
capirci più niente
assorto da ore.
Farci cosa farci
nulla quando tu
fermo si passa
dal deserto alla tundra.
Quattro sono i punti cardinali,
otto le combinazioni astrali,
rossa è la rosa dei venti,
ma qui si rimane per nulla sgomenti.
Ho bisogno di polvere,
acqua, castelli e sabbia.
Croissant e ferro,
zinco e piede di stinco.
Ho bisogno di parole sassate
paletti per una tenda stabile
altro che si gonfia in due secondi
se l’aria dentro smonta il tramonto.
Cara fatina regalami un monte
sospeso sull’acqua
quando arriverà la marea
rimarrò ad aspettarla
s’alzerà fino alla gola
ed urlerò perdio
per la vita
per la gioia che manca
per io che son puntino
sputo dal cielo
cotto dal sole
in balia dell’ormone.
Ho bisogno
d’un orizzonte blu
d’un sereno spaccacielo
d’un amore
che carezzi il mio amore.