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sono Mr.Difetto
ma canto lo stesso
solletico un altro passo al sole
che la vita s’è già presa il resto
sono Mr.Difetto
ma canto lo stesso
tu credi scialacqui e bevi
ma il giro d’eclisse è un’ellisse
e al primo equinozio
ci scambieremo le fedi.
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Di cosa vuoi che rimi?
Di quale perchè vuoi che ti racconti?
Tanto sai sempre tu
cosa vuoi che me ne assomigli?
Singhiozzi, vai a colpi, pretendi e non chiedi
di cosa vuoi che perda?
Scichità
tling e tang
guarda com’è alta la montagna
quando non sai nuotare
paletta e secchiello
per scavarmi un po’
m’imbuco con francobollo paypal
bonificami sti pixel va’
che ‘l vento fugge
e io non gli sto dietro.
Al fubalino
si giocava per fighi
gli altri al tamtam
o dietro al ping pong
che eran le prime
palle tagliate
ce ne sarebbero state poi.
Eppure già fotocopiavo
il mio articolo al megafono
ed il mio bacio al cioccolato
tormentato fra i Righeira
ed i brufoli alpini
non darmi i pugni
son bocia molta
ma quieto.
Si lo so che sai
sai tutto te
alurà desdes
o sommo
che c’ho
d’allungarmi
il tramonto.
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Vapor di palloncini
rucole di panna in torta
blu della maglietta
camminata stretta.
Ottantaseimilaquattrocento
giorno al secondo buongiorno
ti curo ti fuggo ritorno
notte mio fiore buonanotte
ottantaseimilaquattrocento.
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Posso venirmi al riposo senza quell’aria duttile
di chi si plasma di ricordi senza fronzoli nè soldi
oppure mi vuoi Arduino reinventore dei miei mondi
ogni santa volta che pungo il sorteggio succube?
Esondo ludico dal gregge squassando quiete
striato inverso al canone del non oltrepassare
ammainato alla balbuzie del contar dolore miele
riavvolgendo i bulbi per tramonti da baciare.