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Con alle spalle una musica orrenda
di chi ha smesso l’abito da sera
e sullo sfondo, in lontananza,
sull’asfalto la mia barca.
Prenditi pure il mio abecedario
che io sono altro
mi diverto a cavare dal buco il mio ragno
che tanto
tu non lo sai
ma io
lo coccolo nel letto
Pietro
l’ho chiamato
mi cura quando svengo
ed è morbido
più della seta.
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Qualcosa m’ha punto attraverso la pelle
mi trapassa da par suo, da pensiero acuto
ed una volta riaccostata all’aria
se ne va come se tornasse.
Se al sicuro siam soli in questo universo
io mi trasferisco al volo in quello accanto:
so già di per certo che oltre la gomma del muro
non mentono e raccontano
la favola del missile cattivo
che s’abbattè d’esclamazione
trascinando tutto e tutti
in un mare cristallino
e di come qualche anno dopo
crollino al centro del mondo
torri sbuffate dalle ali
e minate d’esplosivo casalingo.
Due realtà
due mondi
due parallele
strisce bianche e rosse
sotto stelle blu
i want you
perchè non mi dici di più?
Quanto conta
zio la conta
delle tombe
sopra una pazzia accorta
strategica globale,
omuncoli del Colle,
vite da pedine?
Siam pronti tutti
assetati del nulla
a berci
qualsiasi cosa
si presti da culla.
Dietro al nostro
capogregge grasso
prestiam orecchio
in cambio del foraggio:
muoiono i padri,
sforniamo successioni
senza far altro
che sperar d’esser quelli
non toccati dal tempo
o risvegliati dalla Storia.
Dio ne voglia
ci capiti
anche per sbaglio
del tenue coraggio.
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Non è necessità che il saper poggiare bene le parole sui bianchi
sia di per se garanzia d’aver grimaldelli per scardinare perplessi,
in primis se stessi.
Anzi spesso è di per no.
Perciò.
Inchini a profusione verso l’interpretazione
e l’estrapolazione per un saper essere migliore
ma il più delle volte non v’è criptica religione
tranne quella
della non essenza.
Ed è un vuoto peggiore.
Imitarsi slogando i metatarsi
con l’opinabile intenzione
di trovar nel proprio dubbio una soluzione.
Catarsi d’inutile distrazione
e gran pericolosa deviazione
dallo svincolo per raddrizzare
la carreggiata col bagliore.