Mechanè
Ambrata per controluce
spaventata dall’ellittica considerazione di se stessa.
Pliè
sei attente strade per osservare tutto il pubblico
aspetta un secondo,
alleggerisco l’indice verso l’alto
arrivo subito
riesci a vedere la luce
oltre il ferro battuto
sfuoca la notte
s’arrende al gioco delle stelle.
Ah
il nostro diastema da canini
ci morde e ci nutre
rotola sopra la moquette
consacrandosi sotto le guglie
a spalle nude
al bagno dei capelli
pittato nel cerchio
tempestato di sole.
Corri
sfruscia l’erba
ribolle il tuffo
s’avvolge l’ombra
ruota la stanza
cade il velo
si vola.