Senza fiato
Brucia d’acqua che cambia
picche d’affonda orchestra
aria di baci a raccolta.
Brucia d’acqua che cambia
picche d’affonda orchestra
aria di baci a raccolta.
Scrivi resta
d’arpa sbiadisci pensa
scherza e stringi
pizzica le gocce
cammina
quasi come se
libellule a gas
vesciche d’anche sgomente
attese
sbuffa
l’impossibile
è dietro le antenne
fissa e passa
ridi e sbalza
al chiamarti matto
saltella e mostra
sfuma.
Brucia quieta
il movimento dell’assenza:
onda stagna derisa,
bettola per aspre posture
se volessi aprire il cielo
parrebbe indecidersi.
Carrucola sfilacciata
sentinella persa
vuota di peso
sazia d’acqua cheta
arresa al vento
parca musa smaliziata.
Al tuo credersi voce
pulsa l’ombra del fuoco:
ruga senza sonno,
persa al gioco,
ninnola sbadata
morsa silente dal fiato.
Dazi ed incensi
lontani dai giusti sentieri
opachi e pesti
brillocchi di quieta cera
unti da palmi di mani stanchi
scorze di quei forse
di cui danzano le onde.
Miele di rena
conta di buffi racconti
monile sgretolato dai sogni
più colpi che spinte
che di gioie brune
e pasti dipinti
son piene le quinte
e sazi solo i vinti.
Rivoli
spaventi
foglie sparute
ciotoli al fresco
attento
senza bordo
senza fiotto
senza fianchi attenti
attendo
al fruscio del ruscello
alle prede
alle piode
al giro del vento
ora esco.